Tenuta Santa Caterina
Tenuta Santa Caterina è una moderna azienda del Monferrato a conduzione familiare che ha origine risalenti al 1700. Ventitré ettari allevati quasi interamente ad agricoltura ecosimbiotica con al centro del progetto alcuni vitigni autoctoni quali Grignolino, Freisa e Barbera. Impianti a guyot o a cordone speronato, ricerca della naturalità e della salubrità delle uve sono il principio ispiratore di tutto il lavoro in vigna da trasferire in cantina dove si sceglie il tonneau invece della barrique, la botte grande come un tempo, o l’acciaio di ultima generazione per la vinificazione e gli affinamenti. La vita ha condotto lontano dal Monferrato Guido Carlo Alleva, ma il fil rouge della memoria non si è mai interrotto e neppure il desiderio di ritornare a quelle radici.
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Non è il caso a riportarlo a Grazzano all’inizio del Terzo Millennio, è il richiamo del genius loci che non può essere identificabile ovunque. A Grazzano c’è un’antica proprietà, nata in origine come struttura difensiva a protezione dell’Abbazia, a poco a poco trasformata in una grande Tenuta agricola: è dedicata a Santa Caterina di Alessandria ed ha una data d’inizio, 1737. Comprende terreni, vigneti e una monumentale residenza, che nel corso dei secoli appartengono a famiglie diverse, fino all’abbandono nella seconda metà del 1900. In quelle testimonianze di un passato importante Guido Carlo Alleva trova il genius loci che andava cercando. Lo accompagna sua figlia maggiore Giulia, nel cui DNA il padre ha trasferito il desiderio della vita semplice. È lei oggi la padrona di casa della Tenuta Santa Caterina, sottoposta a restauro conservativo in tutte le parti architettoniche e rinata come luogo d’eccellenza per il vino, con grande rispetto per la sostenibilità ambientale e per il paesaggio.
Le colline adiacenti alla settecentesca residenza padronale sono disegnate oggi dai vigneti, alcuni personalizzati con geometrici rombi, altri disposti a cerchio secondo l’andamento del terreno. Ogni vigneto un nome, ogni vigneto un vitigno, quello più idoneo ai suoli. I vitigni sono i classici autoctoni e quelli venuti di lontano, che qui hanno trovato una zona vocata.
Nome | Denominazione | Uvaggio |
---|---|---|
SALIDORO | Monferrato bianco D.O.C. | Chardonnay 75% | Sauvignon Blanc 25% |
SILENTE DELLE MARNE | Monferrato bianco D.O.C. | Chardonnay |
ARLANDINO | Grignolino d’Asti D.O.C. | Grignolino |
VIGNALINA | Barbera d’Asti D.O.C.G | Barbera |
SETECÀPITA | Barbera d’Asti D.O.C.G | Barbera |
SORÌ DI GIUL | Freisa d’Asti D.O.C. | Freisa |
La sfida più grande è stata la scelta della strada più difficile, ma la più giusta. La sfida dell’ecosostenibilità, la rinuncia alla facile protezione della chimica, per creare un’alleanza stretta con la natura. Così negli impianti a guyot o a cordone speronato è stata creata una simbiosi tra i ceppi e le radici con consorzi biologici, capaci di stabilire il giusto equilibrio tra suolo e vegetazione. La ricerca della naturalità e della salubrità delle uve è stato il principio ispiratore di tutto il lavoro in vigna da trasferire in cantina.








