Visite in cantina e degustazioni vino
La Raia botti in cantina visite in cantina e degustazione

Visite in cantina e degustazioni vino

Per ogni Wine Lover non c’è desiderio più grande che poter organizzare visite in cantina per vedere in prima persona i processi produttivi, apprendere qual è la filosofia aziendale e partecipare ad una degustazione di vino. La visita guidata in cantina rappresenta un modo nuovo ed istruttivo per conoscere le innumerevoli eccellenze enologiche che caratterizzano l’Italia consentendo di ascoltare direttamente dal produttore i metodi di allevamento, di vinificazione e potendo degustare direttamente sul posto i vini prodotti. Con le visite in cantina è inoltre facile esercitare la memoria ed il palato; infatti è dimostrato che le nozioni acquisite in cantina producono un effetto maggiore sulla memoria in quanto, con la visita in cantina, vengono coinvolti tutti i sensi che insieme suscitano in noi una reazione emotiva.

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Visita in cantina con degustazione vino


Brevi “consigli da Sommelier” per visite in cantina e degustazione vino

Non c’è bisogno di essere Sommelier esperti per fare una visita in cantina e partecipare ad una degustazione di vino ma vi suggeriamo, quelle che secondo noi, sono alcune regole base da rispettare:

  • La mattina è il momento migliore per una degustazione, in questa fase della giornata infatti la capacità di identificare odori e sapori è accentuata. 
  • Evitare, prima di una degustazione, caffè, cibi speziati, dentifrici persistenti e frutta dalla spiccata acidità.
  • Evitare di mettersi addosso profumi intensi per non “coprire” i profumi del vino
  • Tassativamente vietato fumare!
  • Tra un vino e l’altro è bene sciacquare la bocca con dell’acqua, per neutralizzare il palato. 

Degustando un vino mettete alla prova i vostri sensi; la vista, il gusto e l’olfatto per valutarne l’aspetto, i profumi, il gusto e la consistenza.

Analisi visiva: il vino che ho nel calice è limpido, velato, cristallino o brillante? Il colore è verdolino, paglierino, giallo dorato, ambrato, rosa tenue, rosa cerasuolo, rosso porpora,rubino,  granato o aranciato…? Il colore ci può indicare alcuni aspetti del vino; quanto è giovane, se è stato pochi mesi in acciaio oppure ha riposato in botti di legno, se è una vendemmia tardiva, se è un vino evoluto…

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Consistenza: la glicerina, gli alcoli, i polialcoli e altre sostanza determinano la consistenza di un vino. Ruotando il calice posso capire se il vino è fluido, poco consistente, consistente o viscoso. I bianchi possono essere poco consistenti mentre, ad esempio un passito, può dirsi viscoso.

Analisi olfattiva: serve per evidenziare i difetti di un vino o, al contrario, riconoscerne la tipicità e l’evoluzione. I profumi di un vino si dividono in: primari, riferiti alla varietà delle uve (fiori, frutti freschi, erbacei, erbe aromatiche, minerali…), secondari che derivano dalla fermentazione e terziari che sono dati dall’invecchiamento in botte o in barrique (confetture, spezie, tostature…).  Nell’esame olfattivo si valutano: l’intensità, cioè la “forza” del profumo, la complessità, cioè la varietà di profumi percepiti e la qualità, cioè l’eleganza di un profumo. Provate ad individuare quali profumi sono presenti nel calice e con quale intensità li percepite. Ognuno ha il proprio naso, provate a confrontarvi tra di voi…

Sensazioni saporifere e tattili: nel vino esistono delle sensazioni saporifere; dolce, amaro, acido e salato e tattili; morbidezza e durezza. Le morbidezze sono date da zuccheri, alcoli e polialcoli mentre le durezza da acidi, tannini e sostanza minerali. Quando definiamo un vino morbido, non si tratta quindi di una sensazione gustativa ma tattile. Com’è il vino che sto degustando?

Struttura: con questo termine ci si riferisce all’immagine complessiva: olfattiva e gustativa. Le singole sensazioni si influenzano e spesso si potenziano o smorzano reciprocamente. 

Dopo quanto detto finora rimane comunque da segnalare l’aspetto più importante di una visita in cantina con degustazione; la bellezza cioè di vivere un’esperienza unica che ci permette di conoscere la storia e la cultura del nostro paese attraverso i prodotti, le persone che li creano e l’ambiente in cui nascono. 

L’importanza delle visite in cantina e delle degustazioni vino

Mario Soldati sosteneva che: “Fare sul serio la conoscenza di un vino non significa affatto, come forse si crede, assaggiarne due o tre sorsi, o anche un bicchierotto. Significa innanzitutto, sulla località precisa e ben delimitata dove si pigia il vino che vogliamo conoscere, procurarsi alcune fondamentali nozioni geologiche, geografiche, storiche, socio-economiche. Significa, poi, andare sul posto, e riuscire a farsi condurre esattamente in mezzo a ‘quei’ vigneti da cui si ricava’quel’ vino. Passeggiarvi, allora, in lungo e in largo. E studiare, intanto, la fisionomia del paesaggio intorno, e la direzione e la qualità del vento; spiare sulla collina l’ora e il progredire dell’ombra; capire la forma delle nuvole e l’architettura delle case coloniche; ancora di più, significa conversare con la persona che presiede alla vinificazione, proprietario enologo fattore… Significa passeggiare a lungo anche nelle cantine, sottoterra, o nei capannoni, fra le vasche di cemento: scrutare le connessure delle botti, fiutare l’odore del vino che ancora fermenta, individuare la presenza, talvolta dissimulata, di apparecchi refrigeranti o, peggio, pastorizzanti: infine, assaggiando, in paziente, lenta alternativa, e con frequenti intervalli, paragonare l’uno all’altro i sapori delle annate”.


Pensiamo che il turismo enogastronomico sia la chiave d’accesso per conoscere il territorio, la storia e la cultura del nostro paese attraverso i prodotti, le persone che li creano e l’ambiente in cui nascono.

About Author

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Guido Clerici
Guido Clerici | Fotografo dal 1990, iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 2004, ha pubblicato copertine, servizi redazionali e pubbliredazionali sui più importanti magazine italiani ed internazionali (GQ Italia-Germania-Russia-Spagna, AD Russia, Traveller Russia, Max, Abitare, Interni), ritraendo celebrità italiane ed estere come John Malkovich, Casey Stoner, Chef Cracco, Vico Magistretti, Winton Marsalis, Pistorius e molti altri ancora. Collabora con aziende, studi di architettura e di design realizzando immagini per brochure, cataloghi e siti web. È stato rappresentato da Grazia Neri, la prima agenzia fotografica italiana, ed attualmente dall’Agenzia LUZphoto di Milano. Oltre che di fotografia si occupa di vino, gastronomia e turismo. Tra il 2010 e il 2012 consegue i titoli di Direttore Tecnico di Agenzia Viaggi, il Diploma di Sommelier con l’AIS e il Titolo di Assaggiatore formaggi con l’ONAF. Con Officine Turistiche, una piattaforma on line le cui principali attività sono correlate alla proposta di itinerari e percorsi enogastronomici fortemente basati sulla mobilità sostenibile, offre servizi quali realizzazione di servizi fotografici, creazione siti web ed organizzazione eventi.